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| Name | Le campane di Monticelli d'Ongina (PC) |
| Video Uploader | Video From C-Historia |
| Upload Date | This Video Uploaded At 31-03-2024 13:00:23 |
| Video Discription | Monticelli d'Ongina (PC), Basilica di San Lorenzo martire Concerto di 8 campane in Do3 (Giorgio Pruneri 1888) Suonate a festa e distesa completa per l'Angelus Il borgo di Monticelli è documentato per la presenza di un importante castello sin dal 966. La prima attestazione circa l'esistenza di un edificio sacro risale a inizio Trecento, quando il borgo fu promosso a podesteria. In quell’atto è citata la presenza delle antiche chiese di San Giovanni Battista e di San Giorgio, entrambe con il titolo di parrocchia. La prima chiesa dipendeva dalla pieve di Polignano in diocesi di Piacenza, la seconda dalla prepositurale di San Giuliano in diocesi di Cremona. La chiesa di San Giorgio passò nel 1436 sotto la collegiata di Busseto, città che aveva ottenuto da papa Eugenio IV la supremazia ecclesiastica su tutti gli edifici di culto della zona, dopo essere diventata capitale del marchesato di Rolando Pallavicino il Magnifico. Alla morte del marchese, il feudo vecchio di Monticelli passò al figlio Carlo, vescovo di Lodi dal 1456, il quale presentò la medesima istanza di suo padre al pontefice Paolo II. Il papa approvò la richiesta con una bolla datata 6 febbraio 1470, con la quale sanciva il diritto di erigere una nuova collegiata in modo da ottenere la giurisdizione anche ecclesiastica su tutto il feudo. Quando Carlo Pallavicino era succeduto al padre come signore di Monticelli si era accorto che all'interno delle mura non vi era alcuna chiesa, motivo per cui gli abitanti erano costretti a uscire dalla fortificazione per recarsi nelle due chiese parrocchiali. Il vescovo aveva deciso di porre rimedio alla situazione, sfruttando la sua grande amicizia con papa Paolo II e affrontando personalmente l’ingente spesa per erigere questo monumentale tempio in stile gotico lombardo, costruito sulle fondamenta del castello di proprietà della sua famiglia. La chiesa fu ultimata nel 1480 quale regia e insigne collegiata abbaziale, da subito provvista di una ricchissima dote. La collegiata fu solennemente consacrata il 22 giugno 1549 da Marco Gerolamo Vida, prevosto di Monticelli e canonico della Cattedrale di Cremona, che il 7 febbraio 1533 era stato nominato vescovo di Alba mantenendo anche i precedenti titoli. Le ricchezze della collegiata suscitarono vibranti proteste e pretese da parte della diocesi di Cremona; la controversia fu risolta dall’intervento di papa Pio V, che il 17 gennaio 1572 dichiarò la chiesa di Monticelli immediatamente soggetta alla Santa Sede, riaffermando il diritto del prevosto a esercitare la giurisdizione spirituale su tutto il territorio. La decisione fu impugnata nel 1580 dal vescovo Sfondrati, che ottenne la medesima risposta anche dal nuovo pontefice Gregorio XIII. La pieve di Monticelli perdette i suoi privilegi il 12 febbraio 1601, quando papa Clemente VIII eresse la nuova diocesi di Borgo San Donnino, rispondendo all’istanza del duca Ranuccio I Farnese. La nuova diocesi raggruppò i territori della pieve di Busseto e alcune delle parrocchie cremonesi che erano passate sotto il dominio del ducato di Parma e Piacenza. Il magnifico edificio gotico a tre navate fu rimaneggiato nella seconda metà del Seicento, con l'aggiunta di ricchi elementi barocchi. Il presbiterio, le cappelle e la controfacciata furono impreziositi da eleganti stucchi dorati nel 1687, che andarono a incorniciare i magnifici affreschi realizzati a cavallo tra 1682 e 1694. Lo straordinario altare maggiore in marmi policromi fu collocato al termine dei lavori di rifacimento, che avevano portato l’anno precedente alla posa del monumentale coro ligneo dell’abside esagonale. La nuova facciata fu realizzata nel 1877 su progetto di Arborio Mella, che scelse un austero stile neogotico in luogo dell’antica architettura gotica lombarda. La chiesa di San Lorenzo è l’edificio sacro più grande della diocesi di Fidenza e contiene un numero indefinito di opere d’arte, a partire dai magnifici paramenti sacri per poi passare alle numerose tele custodite tra le navate e i 14 altari laterali. Il prevosto Pellegrini decise nel 1881 di sopraelevare il campanile, fino a fargli raggiungere gli attuali 65 metri d'altezza. Le modifiche alla struttura della torre campanaria portarono alla fusione di un nuovo concerto di campane, più grave del precedente. La fusione venne affidata alla celebre fonderia Pruneri di Grosio, che nel 1888 realizzò otto campane per un peso totale di 5896 kg, considerate tra le migliori in Italia. Le campane scamparono alla requisizione bellica grazie all’elevazione della chiesa a basilica romana, titolo ottenuto il 9 gennaio 1942 per volontà di papa Pio XII. Un ringraziamento al prevosto can. Stefano e al sacrestano Gianluca. 0:00 Intro 2:43 Suonate a festa 10:29 Distesa @simonecairo-xo5gs @riccardoA6245 #piacenza #chiesa #italia #concerto #campane #cultura #basilica #4k #gotico #panorama #nebbia #chiesacattolica #pasqua [UxBsT5u7WBM] |
| Category | Music |
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